Doom: i secoli bui consentiranno ai giocatori di rendere i demoni meno aggressivi nelle ambientazioni
L'obiettivo principale di sviluppare Doom: il Medioevo è quello di rendere il gioco il più accessibile possibile a un vasto pubblico. Rispetto ai progetti precedenti di ID Software, questa ultima puntata offre significativamente più opzioni di personalizzazione. Secondo il produttore esecutivo Marty Stratton, lo studio mirava a soddisfare il maggior numero possibile di giocatori introducendo queste caratteristiche.
I giocatori avranno la possibilità di modificare vari elementi del gioco, tra cui la difficoltà e il danno dei nemici, la velocità dei proiettili, la quantità di danni che ricevono e altri fattori come il tempo del gioco, il livello di aggressione e il tempo di parry. Questo livello di personalizzazione garantisce che i giocatori possano personalizzare la loro esperienza alle loro preferenze.
Stratton ha anche assicurato ai fan che le trame di Doom: The Dark Age and Doom: Eternal sono progettate per essere comprensibili anche per coloro che non hanno suonato il primo. Questo approccio rende la narrazione accessibile ai nuovi giocatori e ai fan di ritorno.
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Doom sta facendo un ritorno trionfante, con lo Slayer che si avventura nei secoli bui. Il software ID ha svelato ufficialmente DOOM: The Dark Ages Durante l'evento Xbox Developer_Direct, mostrando il gameplay dinamico e annunciando una data di uscita del 15 maggio. Alimentato dal motore IDTECH8 all'avanguardia, il gioco è impostato per elevare le prestazioni e la grafica a nuove altezze.
Gli sviluppatori hanno utilizzato la traccia di Ray per migliorare la brutalità e la distruzione del gioco, nonché per fornire ombre realistiche e illuminazione dinamica. Per aiutare i giocatori a prepararsi, lo studio ha pre-pubblicato le impostazioni minime, consigliate e ultra per il gioco, garantendo che tutti possano ottimizzare la propria esperienza in base alle loro capacità hardware.